"In una provincia di Salerno dove i morti sul lavoro sono all'ordine del giorno si continuano a snobbare le norme di sicurezza più elementari. Lo dimostrano gli operai che in questi giorni sono alle prese con lavori di manutenzione presso lo svincolo di Eboli dell'Autostrada del Mediterraneo (ex A3) Salerno-Reggio Calabria". Così Gigi Vicinanza, sindacalista della Cisal provinciale, denuncia l'ennesima mortificazione della sicurezza sui luoghi di lavoro nel territorio salernitano. "Dalla foto scattata, infatti, si vede chiaramente che un operaio, a diversi metri d'altezza, è intento a lavorare senza casco protettivo. Questo non può essere accettato in una zona dove il tasso di mortalità per incidenti sui luoghi di lavoro resta alto e ogni anno ci consegna bollettini di guerra". Non è la prima volta che Vicinanza denuncia situazioni simili, con questioni analoghe già affrontate per i lavori di manutenzione presso la tangenziale di Salerno. "Vorremmo capire se i vertici dell'Anas, società del gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce il tratto, sia al corrente di tutta questa situazione. Sarebbe importante capirlo perché poi è inutile organizzare corsi di formazioni e simposi per scongiurare le "morti bianche" quando ci si trova davanti a operai che non rispettano le più elementari norme di sicurezza. Ecco perché chiedo all'Anas di prendere sul serio leggi che regolano la materia. Se invece si tratta di un appalto affidato a privati si pensi di revocarlo in maniera unilaterale perché lo Stato non può accettare immagini del genere".
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Operai senza casco allo svincolo di Eboli della Salerno-Reggio. La rabbia di Vicinanza (Cisal): “Le norme più elementari continuano ad essere snobbate”
Redazione
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