"Mercoledì in consiglio comunale sono stati due i punti per i quali ho voluto che arrivasse la mia voce ai miei concittadini: l’esternalizzazione dei tributi e i debiti fuori bilancio. Non condivido il modus operandi del fare politica lanciandosi contro reciproche responsabilità. La politica è volta a dare risposte, a risolvere i problemi dei cittadini. Ho votato contro l’esternalizzazione della gestione dei tributi perché trovo che sia solo un espediente per tirare avanti sulla pelle e sulle tasche dei sarnesi". Così Anna Robustelli, consigliere comunale a Sarno in quota opposizione, commenta quanto deciso dalla maggioranza nell'ultima assise. "Siamo in assenza di una politica tributaria, si naviga a vista. Quello che è mancato nella gestione dei tributi da parte del Comune - Soget o no Soget - sono stati strumenti di controllo sull’operato da parte della Soget. Per cui, i contribuenti sarnesi dopo aver pagato un servizio, quello della Soget appunto, dopo aver vissuto una stagione di discutibili accertamenti, dopo che hanno contestato senza trovare ascolto, dopo che hanno regolarizzato, dopo che si sono visti ridurre ai minimi termini, per chi l’ha saputo visto che il Comune non ne ha dato pubblicità, i tempi per aderire alla rottamazione ter adesso vivremo una nuova stagione: Soget 2 la vendetta”.
Poi la stoccata all'assessore Gaetano Ferrentino: "In assise, sul mio intervento, non ha potuto replicare. Quando è oggettivo è oggettivo, non ci sono stati appigli. Chi evade continuerà ad evadere – su Imu e Tasi – chi è stato accertato sarà sempre e solo lui nel mirino. Sapete che dopo che noi cittadini sarnesi abbiamo pagato il servizio Soget – e direbbe Totò quelli il servizio ce l’hanno fatto – le anagrafiche dei contribuenti e le relative informazione sui tributi sono sul sistema informatico della Soget? Come faranno ad accertare Imu-Tasi su contribuenti che non hanno in anagrafica? Tra l’altro i dati Imu-Tasi e Tari non sono in condivisione - ha continuato la Robustelli -, Ecco perché esternalizzare il servizio di riscossione coatta è un modo per tirare a campare. Peccato che venga fatto con le tasche dei sarnesi. Vogliamo parlare dei tributi minori? Si esternalizza a partire dall’accertamento ma come accerteranno è tutto un mistero. Domandavo all’assessore Ferrentino: accerteranno a campione con metodo del campionamento semplice? A tappeto? Su segmentazione geografica? Ma non può non essere indicato in convenzione. Si lascia discrezionalità alla società che opererà. Va istituito un organismo di vigilanza in capo al Comune con pieni poteri di merito sul controllo degli atti – anche Ferrentino conveniva – ma poi non ha confermato quando gli ho chiesto che l’organismo di vigilanza fosse parte della commissione Affari e Tributi di cui fa parte anche l’opposizione. Anche perché troppo spesso in commissione mi è stato negato di portare avanti tematiche di interesse pubblico come quella del Cofaser adducendo che la commissione non può “trattare” le partecipate del Comune. Solo con un sistema di monitoraggio e valutazione e ho suggerito - visto che lo hanno indicato in ben 2 programmi elettorali di certificarsi per la qualità - operando per la qualità proprio con i tributi. Solo con una chiara politica dei tributi, definendone chiaramente tempi modalità e obiettivi dell’Ente si può essere efficienti ed efficaci perché – come replicato a Ferrentino – efficiente ed efficace deve esserlo la politica che è preposta a dare l’indirizzo attuativo agli uffici. Solo così si opera a tutela dei contribuenti e del Comune".
Infine, la riflessione sulla volontà di rimanere in aula durante la discussione dei debiti fuori bilancio: "Sui debiti fuori bilancio ho voluto restare in aula, innanzitutto, perché è sempre rispettoso restare e poi per far conoscere ai miei concittadini le motivazioni per le quali siamo chiamati a pagare con le nostre tasche più di un milione di debiti che non erano previsti. Un sinistro di 5.300 euro dove il giudice condanna il Comune a pagare perché è contumace, cioè il Comune non si è costituito e non si è difeso. E sapete perché? Perché nessuno ha visto la posta elettronica certificata. Una mail si perde nei meandri delle stanze comunali e noi cittadini paghiamo 8mila euro - ha continuato la Robustelli -. Un’azienda fa causa al Comune e sapete perché il Comune è condannato a pagare 300mila euro? perché il Comune presenta un’opposizione tardiva. Altri 400mila euro e passa euro sapete perché? Sempre per una delle “figlie” del Comune: l’ex Agroinvest. Sapete cosa è successo? Un’azienda X compra un lotto e lo paga, poi per varie vicissitudini decide di cedere metà lotto, l’ex agroinvest vende nuovamente la metà del lotto ma non risarcisce mai l’azienda X. Giustamente, l’azienda X inizia una battaglia legale e il giudice condanna il Comune a pagare e non l’ex agroinvest che agisce solo in nome e per conto del Comune di Sarno. Ma oltre al danno anche la beffa, non riescono a trovare traccia dei corrispettivi incassati dall’ex Agroinvest che avrebbe dovuto stornare al Comune. E così potremmo continuare per gli altri debiti fuori bilancio. Tecnicamente i debiti fuori bilancio “vanno approvati” onde evitare conseguenze ancora più pesanti per il Comune, sappiamo tutti che automaticamente vanno alla corte dei conti che ne accerta le responsabilità, ma, intanto, noi paghiamo. Sono rimasta in aula per i debiti fuori bilancio per far in modo che l’Assessore al Contenzioso – su mia sollecitazione – rappresentasse pubblicamente il motivo per il quale noi sarnesi sborsiamo 1 milione di euro di debiti fuori bilancio altrimenti, con la sola presenza in aula della maggioranza si passava direttamente al voto. La politica è responsabilità amministrativa, nella consapevolezza del mandato elettorale ricevuto, sono e sarò sempre garantista dei miei elettori. Sempre in prima linea nelle commissioni o nei consigli comunali per tutelare i miei concittadini".